MONACHE AGOSTINIANE

di S. MARIA DEGLI ANGELI

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50° anniversario dell'inaugurazione

14/04/2023 11:50

Admin

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50° anniversario dell'inaugurazione

Magnifichiamo il Signore! E facciamolo insieme, amici carissimi!Celebriamo l'anniversario dell'inaugurazione ufficiale dell'Eremo come monastero esatt

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Per rendere grazie dei cinquanta anni di presenza a Lecceto, la nostra Comunità di S. Maria degli Angeli ha voluto fare memoria non solo del giorno del nostro arrivo all’Eremo il 30 dicembre scorso, ma anche dell'anniversario dell'inaugurazione ufficiale del Monastero che ricorrerà il prossimo 1° maggio.

 

Come fonte della memoria volentieri torniamo ad attingere alle Cronache stese dalle Madri che ci hanno precedute:

L'inaugurazione ufficiale del Monastero con la definitiva delimitazione della clausura papale è stata compiuta quest'oggi da Sua Ecc.za Rev. ma Mons. Mario Ismaele Castellano nostro Arcivescovo, presenti Autorità religiose, civili e militari...

In tutta la giornata dell'inaugurazione, 1° maggio, il concorso dei visitatori è stato favorito da una bellissima giornata. Gli Scout hanno disciplinato il parcheggio delle macchine, in modo che il piazzale attiguo alle mura dell'Eremo fosse completamente libero e alla Messa vespertina dell'Arcivescovo hanno eseguito i canti...

Alle ore 16 una vera folla si è riversata nell'ambito della clausura per ammirare i vari reparti del monastero restaurati e decorosamente sistemati.

L'Arcivescovo, accompagnato dal Segretario... e da altri Sacerdoti, è arrivato alle ore 18, ricevuto dai Padri Agostiniani e, nella chiesa gremita di fedeli, ha presieduto la concelebrazione col Vicario Generale [dell'Ordine] e col P. Provinciale...

Nell'omelia Sua Eccellenza ha rievocato le vicende storiche dell'Eremo, culla del misticismo senese, e le insigni figure dei Santi e religiosi illustri che lo hanno reso tra i più insigni d'Italia e del mondo. Ha quindi rievocato le vicende dell'ultimo periodo, specie dall'ultima guerra, e i danni incalcolabili che ne sono derivati per lo stabile e le opere d'arte in parte perdute e irreparabili. Ha poi ricordato la provvidenziale iniziativa delle Monache Agostiniane di via delle Sperandie che, con ardimento e costanza, hanno condotto in avanti i lavori per trasferirvi la Comunità, essendo troppo angusto e insalubre lo stabile del loro monastero senese. Venute qui la sera del 30 dicembre 1972, esse hanno ridato vita all'Eremo tornato [ad essere], per loro merito, oasi di pace e di preghiera...

Dopo la concelebrazione Sua Eccellenza ha visitato il chiostro e il Monastero che ha servito un rinfresco agli invitati...

Tutto si è concluso con tanta pace e gioia nei nostri cuori e con propositi di una rinnovata vita comunitaria.

Queste brevi righe non solo descrivono la gioia di quel giorno, ma racchiudono la perla preziosa dell’eredità che le Monache di S. Agostino hanno ricevuto venendo a far rivivere questo luogo “culla del misticismo senese”, covo di “insigni figure di Santi e religiosi illustri”: Ilicetum vetus sanctitatis illicium, Lecceto antico covo, attrattiva di santità.

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Questa scritta sovrasta il primo portone d'ingresso dell'Eremo: ma... non è solo un motto: essa raccoglie e racconta una storia, confessa una realtà. Questo luogo attrae in modo singolare; ha un suo fascino recondito, denso di mistero; è come un profumo che richiama e invita a seguirne la scia. La bellezza della natura che abbraccia l'Eremo, l'essenzialità della sua architettura, la preziosità della sua arte catturano sì lo sguardo ma non esauriscono il fascino del luogo: restano pur sempre tratti di una bellezza esteriore. La bellezza di Lecceto è altra. È anzitutto una bellezza interiore che arriva diretta al cuore e lo conquista. Questa bellezza porta il nome di santità: ecco il motto di Lecceto, Ilicetum vetus sanctitatis illicium

La sua trama è tutta fatta di vita: la vita buona del Vangelo, sobria e trasparente, vita semplice; vita dedicata alla ricerca di Dio nella preghiera e nel lavoro, nello studio e nella comunione fraterna, nell'accoglienza e nell'ascolto di chi bussa alla porta; vita dunque fatta di “insieme” ma anche di silenzio e di solitudine. Una vita intessuta con il filo prezioso della bellezza-santità di Dio e con quello umile e fragile della disponibilità umana che nello scorrere quotidiano del tempo si lascia prendere, lavorare, intrecciare...

Lecceto racconta e custodisce la storia di questa bellezza-santità. Lo fa attraverso la vita dei suoi abitanti di ieri e di oggi: attraverso l'esempio dei suoi Beati, il coraggio delle nostre madri anziane che, cinquanta anni fa, abbracciarono l'avventura del bosco, e anche attraverso il nostro desiderio e la nostra fatica di oggi. È come un unico, lungo cammino verso la bellezza del solo Santo, del tre volte Santo: Dio. La bellezza di Lecceto ne è un riflesso che, pian piano, nel corso dei secoli, ha impregnato di sé le pietre, ha modellato l'architettura, ha ispirato l'arte, si è incarnata in uomini e donne che hanno detto , e continua ad offrirsi e proporsi a quanti salgono quassù per gustare il silenzio, per pregare, per ritrovare se stessi o, semplicemente... per curiosità. Una bellezza contagiosa!

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Quando le nostre Madri visitarono per la prima volta Lecceto così annotarono:

Giunte nella piazzetta di Lecceto, scendendo dalla macchina, si notò subito un silenzio mistico che ci soggiogò e non solo noi, ma anche ogni persona che arriva fin quassù. Che cosa di preciso è, non si può spiegare a parole, soltanto si esperimenta la pace in un silenzio in cui parla Dio nella natura e in ogni cuore.

 

L’ambizione di Lecceto – se così si può dire – è di provocare a questa bellezza di nome santità o, quanto meno, di suscitarne il desiderio!

Forse proprio questa potrebbe essere l'estensione del suo motto: da attrattiva di santità a provocazione alla santità!

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Abbiamo perciò organizzato un pomeriggio di riflessione e di memoria, il giorno 1° maggio a partire dalle ore 16:00, nell’ambito del quale vogliamo proporre un percorso, aperto a tutti, sulle vie della santità e sulle orme di S. Agostino. Per questo appuntamento ci avvarremo della maestria musicale dei nostri amici Luis Lanzarini e Anna Passarini, nonchè della voce - prestata al S. P. Agostino - del nostro confratello P. Paolo del Bianco.

Affidiamo il nostro desiderio di bene per tutti ai nostri Beati Fratelli di Lecceto che hanno dato gloria a Dio nel nascondimento dell’Eremo:

O Beati Fratelli di Lecceto, voi avete santificato con la vostra vita questo Eremo voi avete santificato, e lo avete reso un canto di lodeun'oasi di silenzio e di contemplazione. 

Noi raccogliamo la vostra eredità e vi preghiamo: otteneteci di amare come voi la ricerca di Dio senza sosta, la continua preghiera, l'umiltà e la semplicità di vita. 

Tutto questo lo mettiamo a servizio della Chiesa, di ogni uomo che approderà quassù in cerca della pace di Dio. Amen. (Preghiera di M. Alessandra Macajone o.s.a.)